Il nuovo ministro dell’Istruzione
Gli auguri di Pino Turi Segretario Nazionale Uil Scuola
Il neo ministro Lorenzo Fioramonti ha un curriculum accademico e professionale di tutto rispetto.
Non è un catapultato della politica – aggiunge Turi – fatto che si evince dalla sua elezione in un collegio uninominale con contatti con la realtà e con il sociale.
Ricordo, in modo particolare – continua Turi – una sua dichiarazione pubblica in merito all’autonomia differenziata, che lo vedeva saldamente contrario. Quella dichiarazione fatta come politico può, ora che ha un mandato governativo, dare la giusta direzione al sistema di istruzione nazionale.
Una scuola statale, nazionale, basata sul dettato costituzionale è il modello che perseguiamo e che intendiamo condividere con il nuovo ministro, sul solco di quanto già definito con il precedente Governo Conte1.
Restano dirimenti gli altri tre punti su cui attiveremo il confronto:
– investimenti per dare dignità alla funzione docente.
– la risoluzione del problema del precariato
–un assetto organico anche agli uffici di segreteria funzionali ad una buona didattica.
Al nuovo ministro, al quale facciamo i migliori auguri di buon lavoro, diamo la nostra disponibilità ad un confronto di merito, che possa essere diretto e chiaro, finalizzato a rilanciare il ruolo della scuola statale di questo Paese. Da parte nostra saremo coerenti e leali nel nostro impegno.
Docenti neo Assunti 2019
Periodo di formazione e di prova per i docenti neoassunti:
la circolare 12 settembre 2019
La bozza di circolare relativa al periodo di formazione e di prova per i docenti neoassunti nell’anno scolastico 2019/20 è stata illustrata dai rappresentati del Miur alle organizzazioni sindacali nel corso dell’incontro che si è svolto lunedì 2 settembre. Sostanzialmente, la circolare non presenta novità e segue le caratteristiche portanti del modello formativo adottato negli ultimi anni; la durata del percorso è fissata in 50 ore di formazione complessiva articolata in:
- Laboratori formativi
- Visite a scuole innovative
- Attività sulla piattaforma indire
- Assegnazione di un tutor
La UIL Scuola ha chiesto di introdurre alcuni chiarimenti, per superare talune difficoltà che si potrebbero registrare riguardo, anche per il consistente numero di casi, i docenti già di ruolo che hanno accettato la nomina dal concorso secondaria 2018 e concorso straordinario infanzia e primaria non debbano ripetere l’anno di formazione e prova se svolto e superato nel medesimo ordine e grado di scuola.
La nostra organizzazione ha chiesto inoltre, di specificare che il percorso formativo previsto dal DM 850 riguarderà tutti i docenti, compresi i neoassunti del concorso scuola secondaria 2018.
La nota ha recepito la proposta della UIL di offrire a tutti gli insegnanti una formazione sui temi della previdenza integrativa, con particolare attenzione al fondo Espero, dedicato al personale scolastico.
Resta a pieno titolo il tema dell’avvio della trattativa finalizzata alla sottoscrizione di un contratto sulle risorse della formazione.
La circolare non riporta, su richiesta della UIL Scuola, riferimenti alla disponibilità delle risorse in quanto tema contrattuale e non di informazione.
Andrebbe verificata la capacità di spesa e progettazione delle scuole.
La data di avvio del confronto per la stesura dell’apposito contratto collettivo sulle risorse sarà presumibilmente il prossimo 12 settembre.
L’Autonomia differenziata mina l’unità culturale della nazione
UN PROGETTO DA COMBATTERE
Dura presa di posizione dei sindacati confederali del comparto istruzione e ricerca (FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA) che denunciano le gravi conseguenze legate al conferimento di maggiori poteri alle Regioni in materia di istruzione, avanzate da alcune Regioni che il Governo è in procinto di riconoscere con la concessione della cosiddetta “autonomia differenziata”.
Un percorso che i sindacati, rivolgendosi al Governo, alle Commissioni Istruzione di Camera e Senato e ai Presidenti delle due Camere, chiedono di bloccare, rivendicando come indispensabile un ampio confronto nelle aule Parlamentari e nel Paese per salvaguardare il sistema di istruzione nazionale che sta a cuore all’intera comunità nazionale.
“Quello che si ipotizza – scrivono Francesco Sinopoli, Maddalena Gissi e Giuseppe Turi – non è un semplice decentramento amministrativo: siamo in realtà in presenza di un progetto di vera e propria devoluzione, che investirebbe in pieno il sistema scolastico del Paese, minando l’unità culturale della nazione, per dare vita a progetti formativi regionali e localistici ben al di là di quella giusta attenzione alle specificità territoriali che, già a sistema vigente, sono assicurati dall’autonomia scolastica prevista dalla stessa Costituzione“.
Il venir meno del carattere unitario e nazionale del sistema d’istruzione sarebbe, secondo i segretari generali dei sindacati scuola confederali, un vero e proprio tradimento del lavoro che quotidianamente la scuola svolge per promuovere in ogni angolo d’Italia l’effettivo esercizio del diritto allo studio e rafforzare la coesione della comunità nazionale.
FLC CGIL |
CISL FSUR |
UIL SCUOLA |
L’Italia si salva cominciando dalla lingua
Un Paese sano è innanzitutto capace di leggere e scrivere correttamente.
Per questo supportare la scuola dovrebbe essere il primo obiettivo di una buona politica.
di Alberto Asor Rosa
La mia impressione è che le prove Invalsi siano state più orecchiate che lette. Quelle del 2019, di cui molto si discute, non si discostano drasticamente da quelle 2018. Gli effetti negativi segnalati restano gli stessi: consistente è la percentuale di studenti che hanno difficoltà a leggere, interpretare e utilizzare correttamente l’italiano anche al termine del corso di studi. Queste conclusioni sottolineano ancor più che in passato l’esigenza che la scuola italiana lavori più e meglio per ridurre la quota dei ragazzi che hanno difficoltà di comprensione e di utilizzo della propria lingua, e per attenuare, se non cancellare, il divario che in questo campo esiste fra il Nord e il Sud. Ma si tratta solo di questo? In ambedue i casi ci si confronta con alcuni tratti storici fondamentali del nostro essere (o non essere) “nazione”.
Firmato il Contratto Scuola 2016-2018
09/02/2018
Sottoscritta l'ipotesi di CCNL comparto istruzione ricerca.
Soddisfazione della UIL Scuola per essere riusciti ad utilizzare veramente tutte le risorse disponibili in un difficile negoziato.
Il Contratto segna una svolta significativa sul terreno delle relazioni sindacali in quanto si riportando alla contrattazione materie importanti.
E' un contratto che fa riferimento a un modello di scuola intesa come comunità educante. Una scuola libera, moderna, che ha al centro le persone e il loro lavoro e che garantisce la continuità didattica degli alunni.
Particolarmente soddisfatta la UIL Scuola di Taranto che vede accolta e recepita nel contratto la sua proposta di riconoscimento del Diritto alla Disconnessione già avanzata fin dal mese di luglio 2017.